Koinonia Febbraio 2019


GENTE DI KOINONIA

 

Il ricordo di Lina Nicoletti che Gaetano Sabatini ci offre di seguito la porta giustamente a conoscenza di tutti noi, anche perché lei ha condiviso e sostenuto sempre il nostro cammino. Basterebbe riascoltare le parole che fraternamente mi rivolgeva per telefono non appena riceveva il nostro mensile: era anche occasione di scambio e di comunione nello spirito di San Domenico. Perché Lina era “domenicana” in tutto e per tutto, non solo per una vicinanza spirituale, ma anche per una disponibilità e collaborazione incondizionata.

A questo proposito, voglio ricordare la passione con cui accettò la mia proposta di preparare una guida della Basilica di San Marco in Firenze e il relativo impegno profuso in questo lavoro, spinta non solo dal “desiderio di offrire un itinerario guidato alla visita della basilica, ma alla conoscenza e comprensione delle memorie - di storia, d’arte, di religione - che intorno a san Marco sono raccolte” (Dalla Presentazione). Ed è stato in questa circostanza che si è attivata per il restauro e la installazione del Presepio, che si trova alla sinistra appena entrati in chiesa, con il Bambino in terracotta attribuito alla bottega di Donatello.

Questo ricordo di Lina, di cui siamo grati a Gaetano Sabatini, mi porta a ripercorrere tante altre zone d’ombra di Koinonia e a ritrovare spiritualmente amiche e amici con cui abbiamo condiviso prove, speranze, gioie in un cammino di ricerca e di servizio della verità. Non è un caso che il ricordo di Lina ci rimandi al P.Dalmazio Mongillo e ad altri confratelli domenicani a cui era vicina.

Negli anni, gli incontri, le presenze, le collaborazioni sono stati tanti e da alcuni abbiamo ricevuto grande aiuto, per cui verrebbe da pensare ad una galleria “Gente di Koinonia”, o anche “Alla Koinonia ignota”, ad ulteriore dimostrazione che Koinonia non è una particolare attività ecclesiale, culturale o editoriale ma impegno “affinché tutti gli uomini, oggi più strettamente congiunti dai vari vincoli sociali, tecnici e culturali, possano anche conseguire la piena unità in Cristo” (Lumen gentium, n.1).

Un testimone di questa missione è stato senz’altro Ettore Masina, che ci è stato sempre vicino e non ci ha fatto mancare il suo aiuto. È perciò buona cosa che Giancarla Codrignani ce lo ricordi in questo numero, perché possiamo dire anche a lui, oltre che a Lina, il nostro grazie!       

 

ABS 

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