Koinonia Ottobre 2016


Che cosa significa «riforma»?

36. Nell’antichità il termine latino reformatio si riferiva all’idea del cambiamento di una situazione presente negativa ritornando ai tempi positivi e migliori del passato. Nel Medioevo il concetto di reformatio fu molto spesso usato nel contesto delle riforme monastiche. Diversi ordini monastici si impegnarono in riforme per arrestare e contrastare il rilassamento della disciplina e riportare al primitivo rigore il proprio stile di vita religioso. Uno dei movimenti di riforma più importanti si sviluppò nel X secolo nell’Abbazia di Cluny.  

37. Nel tardo Medioevo l’idea della necessità di una riforma venne applicata all’intera Chiesa. I concili ecclesiastici e quasi tutte le diete del Sacro romano impero avevano tra i loro obiettivi proprio la reformatio della Chiesa. Il Concilio di Costanza (1414-1418) considerò la riforma della Chiesa «nel capo e nelle membra» assolutamente necessaria.[ix] Un documento ampiamente diffuso che s’inserisce nel movimento della Riforma, intitolato Reformacion keyser Sigmunds, invocava il ripristino di un giusto ordine in quasi tutti gli ambiti della vita. Alla fine del XV secolo l’idea di attivare riforme si estese anche al governo e all’università. 

38. Lo stesso Lutero usò raramente il concetto di «riforma». Nei suoi Commenti alle 95 tesi Lutero afferma: «La Chiesa ha bisogno di una riforma, e questa non può essere il compito di un solo uomo, cioè il pontefice, né di molti, cioè i cardinali, come ha dimostrato, l’una e l’altra cosa, l’ultimo concilio, ma di tutto il mondo, anzi di Dio soltanto. Ma il tempo di questa riforma lo conosce solo colui che ha fondato i tempi».[xi] Talvolta Lutero usò la parola «riforma» per riferirsi a miglioramenti dell’ordinamento, ad esempio nelle università. Nel suo trattato sulla riforma Alla nobiltà cristiana della nazione tedesca, del 1520, Lutero sollecitò un «vero e libero concilio» che avrebbe permesso di discutere le proposte per una riforma. 

39. Il termine «Riforma» passò poi a designare quel complesso di eventi storici che, nel senso più stretto, abbraccia gli anni dal 1517 al 1555, dal momento cioè della diffusione delle 95 tesi di Martin Lutero fino alla pace di Augusta. La controversia teologica ed ecclesiastica che la teologia di Lutero ave - va innescato venne presto a intrecciarsi con la politica, l’economia e la cultura, a causa della situazione propria di quel periodo storico. Ciò che viene designato con il termine «Riforma» si estende, in tal modo, ben oltre ciò che Lutero stesso insegnava e intendeva. Il concetto di «Riforma» come definizione di un’intera epoca viene da Leopold von Ranke, che nel XIX secolo rese abituale l’uso di riferirsi a un’«età della Riforma».

 

 

 

 

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