Koinonia Agosto 2016


PERSONAGGI E VICENDE a cura di Sara Rivedi Pasqui

 

LINDA BIMBI: LA VOCAZIONE RELIGIOSA E L’IMPEGNO POLITICO

 

Linda Bimbi nasce a Lucca da una famiglia benestante, frequenta l’Università di Pisa  ed entra a far parte di un gruppo di intellettuali di sinistra. Alla famiglia deve la sua formazione laica poiché il padre era un uomo colto e antifascista, la madre una cattolica non bigotta da cui eredita la matrice spirituale. Durante il periodo bellico in Lucca si distinguono figure di sacerdoti come don Aldo Mei fucilato dai tedeschi nell’agosto del 1944 e don Arturo Paoli con cui Linda intreccia un’amicizia durata fino alla morte del sacerdote ormai quasi centenario. Durante il periodo liceale conosce il professore di filosofia Giorgio Colli che aveva dato vita ad un cenacolo per gli allievi più dotati e più interessati a fare esperienze culturali e così per Linda, a contatto con lo studio della filosofia e della musica, è una vera iniziazione alla vita. Decide di proseguire gli studi e di iscriversi alla Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università di Pisa e qui incontra l’illustre professore Cantimori che la introduce allo studio del pensiero marxista. Essendosi laureata ed avendo un’ottima formazione culturale viene chiamata presso il collegio delle Oblate dello Spirito Santo per insegnare greco ed è proprio in questo periodo che avviene un cambiamento radicale nella giovane Linda. Incontra la direttrice del Collegio, Maria Elena, una suora speciale, aperta alla cultura laica ed ai cambiamenti dell’epoca (fine anni ’40 e inizio anni ’50), avendo dei colloqui frequenti con lei la giovane prende coscienza che deve affrontare il problema del “senso della vita”, cade in una profonda crisi esistenziale e avverte l’importanza di fare una scelta di vita decidendo di farsi suora. Mentre parenti ed amici restano sconvolti da tale scelta, suor Maria Elena le consiglia di partire missionaria per il Brasile. Dai suoi genitori questa decisione viene accolta come un tradimento, tanto che la madre le scriverà solamente per Natale, mentre il padre si chiude in un silenzio doloroso.

Linda dunque parte per il Brasile nel 1952 senza ancora avere preso i voti, giunge a Santo André, vicino a San Paolo, ed inizia il percorso del noviziato. Qualche anno più tardi suor Maria Elena la raggiunge quando la giovane, finito il suo noviziato, viene inviata a Cassia dove scopre la vera miseria che scatena in lei una violenta rivolta etica di fronte a tanta disparità sociale. Una lettera inviata a suor Maria Elena allarma la Superiora Generale che invia immediatamente la suora a Cassia e così le due amiche e sorelle nella fede si riuniscono e condividono la direzione della scuola la quale diventa una scuola innovativa nel territorio.

 

Nel 1959 la Congregazione delle Oblate dello Spirito Santo apre in Brasile una scuola, cioè un colègio e dopo poco riceve in dono un terreno all’Eldorado a 18 km da Belo Orizonte al fine di aprire un’altra Scuola e questo compito viene affidato a Linda e Maria Elena le quali diventano consapevoli del fatto che in un paese sottosviluppato una scuola di buon livello si trasforma in una scuola elitaria. Il gruppo di suore decide allora di aprire una scuola per i bambini e le bambine delle favelas e Linda viene nominata direttrice-responsabile della formazione culturale e sociale di tutti i membri delle due scuole. Alla scuola dell’Eldorado l’educazione impartita ha lo scopo di responsabilizzare gli/le allievi/e mentre in quella di Belo Orizonte le insegnanti cercano di far capire alle allieve (tutte di buona famiglia) i privilegi di cui esse godono. Intanto nel 1962 si apre il Concilio Vaticano II (1962-1965) le cui innovazioni trovano in America Latina e soprattutto in Brasile una grande recettività. Le giovani suore guidate da Linda e Maria Elena costituiscono gruppi di lettura della Bibbia e, coadiuvate da giovani sacerdoti motivati, vanno nelle case e nei luoghi di lavoro per le celebrazioni liturgiche. Insomma la Chiesa non è più istituzione, ma popolo di Dio, esce dalle parrocchie per “dare espressione al popolo e responsabilità alla gente”.

Alla fine di marzo del 1964 la situazione politica del Brasile precipita a causa di un golpe militare, un vero colpo di stato con cui sale al potere una dittatura militare e di lì a poco le attività scolastiche  e le insegnanti vengono accusate dalla polizia di essere delle sovversive. Linda viene convocata in caserma e da quel giorno sperimenta con le sue compagne la paura di essere osservata e sospettata. Le notizie non rassicuranti giungono ai superiori della Congregazione in Italia che si affrettano a mandare Maria Elena in Canada. Linda così si ritrova sola alla guida delle giovani suore e proprio in questi anni le viene affidato un gruppo di direttrici di altre scuole e nel 1967 viene invitata a tenere un convegno al Colègio protestante Isabella Hendrix sul tema della coscienza storica. In questi anni si sviluppa la Teologia della Liberazione e molti vescovi e sacerdoti si impegnano nella resistenza mentre operai e studenti riprendono le contestazioni politiche (Sessantotto brasiliano). Proprio in questi anni per le nostre suore grande e determinante sarà il sostegno di dom Hélder Câmara. Sempre nel 1968 Linda, che ormai è la guida spirituale di questo gruppo di suore, ha ben capito come ogni sua proposta inviata a Roma non abbia ricevuto alcuna risposta affermativa e scioglie la congregazione, così si assiste alla dispersione della comunità. Di lì a pochi mesi la situazione del paese precipita, alcuni genitori pregano Linda di andarsene perché la sua vita è in pericolo, con l’aiuto degli amici parte per Rio de Janeiro e si imbarca per l’Europa.

Si chiude la prima fase della sua vita ed inizia il periodo dell’anonimato, si trasferisce a Lovanio in Belgio dove insegnerà filologia portoghese e letteratura brasiliana. Il Belgio non sembra il luogo adatto per accogliere il piccolo gruppo di suore perciò Linda decide di rientrare in Italia e di stabilirsi a Roma con le sue compagne. La comunità riunita intorno a lei ha il privilegio di incontrare persone particolari come i valdesi Giorgio e Maria Girardet, i cattolici Adriana Zarri, padre Mongillo, David Maria Turoldo, Ernesto Balducci. Sono gli anni in cui il gruppo di donne frequenta religiosi ed intellettuali “ai margini”, in questi anni Linda conosce Gianni Tognoni che diverrà suo amico e collaboratore e per la prima volta incontra Lelio Basso. Questo incontro è determinante per Linda che accetta di collaborare con lui al fine di realizzare un Tribunale sui crimini della dittatura brasiliana. L’uomo proprio in questo periodo lascia il Partito Socialista di Unità Proletaria per dedicarsi alla creazione dell’Istituto di ricerca e della Biblioteca per la futura Fondazione che immediatamente incontra sostegno da parte dell’opinione pubblica in favore del tribunale che sarà chiamato Tribunale Russell  II (1). Tra i numerosi sostenitori va ricordato il giornalista Ettore Masina fondatore della Rete Radié Resch (Radié era una bambina palestinese morta di polmonite perché viveva in una grotta a Betlemme).

Nel periodo in cui viene organizzato il tribunale, a Linda, per le numerose conoscenze fatte in America Latina, si rivolgono i collaboratori di Basso e l’esperienza del tribunale fa scoprire a Linda un modo di vivere ed agire laicamente perché la scelta di prendersi cura degli emarginati scaturiva da una profonda presa di coscienza.

Intanto Lelio Basso prosegue la sua attività politica e culturale tessendo rapporti con i paese arabi, africani, asiatici, ma l’ambiente risulterà estremamente chiuso, non recettivo a certe tematiche e non si stanca di sostenere il popolo palestinese, ma purtroppo il 16 dicembre 1978 improvvisamente muore. Linda, amica e collaboratrice di Basso, in questi anni conosce persone di grande spessore come Rigoberta Menchú (premio Nobel per la pace 1992) e Marianella Garcia Villas chiamata “l’avvocato dei poveri”. La comunità fondata da Linda stringe un forte rapporto con la Fondazione dopo la morte di Basso e continua  a diffondere la cultura dei diritti, cioè della coscienza storica a lei tanto cara, quindi si può affermare che Linda Bimbi ha avuto la capacità di conciliare la vocazione religiosa con il rigoroso impegno politico.

 

Sara Rivedi Pasqui

 

(1) Il primo Tribunale Russell, chiamato originariamente anche Tribunale internazionale contro i crimini di guerra, fu istituito nel 1966  allo scopo di valutare i crimini commessi durante la  guerra del Vietnam e prese il nome  dello studioso e filosofo Betrand Russell che vi lavorò  indefessamente. Il secondo fu dedicato all’America Latina e si svolse  dal 1974 al 1976 in tre sessioni a Roma, Bruxelles e ancora Roma occupandosi prevalentemente del Brasile e del Cile.

 

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