Koinonia Gennaio 2019


Leonardo Boff aggiorna l’Imitazione di Cristo

 

AMA E PRENDITI CURA DELLA TERRA, NOSTRA MADRE

 

1. Figlio/figlia, riprendo la visione già esposta perché è di fondamentale importanza per la spiritualità: supera la visione che hai ricevuto in passato in base a cui la Terra sarebbe una cosa morta e inerte, senza coscienza e senza scopo, come se non fosse uscita dal cuore di Dio perché generasse i suoi figli. e le sue figlie, cioè tutti gli esseri terrestri che vivono nella stessa Casa Comune. E per questo che è sempre stata vista e vissuta come madre generosa. Essa ci dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere: l’alimento, l’acqua, l’aria, i suoli, splendore che rallegrano i nostri occhi e fanno fremere il nostro cuore. Sempre più ci rendiamo conto di quanto sia riduttivo dire che c’è vita sulla Terra. C’è molto di più. In quanto madre, è essa stessa viva, regolando la sua base fisica, chimica ed ecologica con tale cura e in misura tale da rendere sempre possibile la produzione della vita nelle sue più diverse forme. I popoli antichi le hanno assegnato innumerevoli nomi, come Magna Mater, Pacha Mama, Nana, e quelli moderni l’hanno chiamata Gaia.

 

2. Figlio/figlia, la Madre Terra non ha prodotto solo noi umani, ma ha generato una vasta e ricca comunità di vita, dai batteri, dai funghi e dai virus alle piante, ai mammiferi, agli uccelli, ai pesci e a ogni tipo di essere vivente. Abbiamo compreso che tra tutti gli esseri esiste un legame di parentela, poiché tutti presentano lo stesso codice genetico di base, con quattro basi azotate che funzionano come collante per unire, sotto mille diverse forme, i 20 mattoncini, gli aminoacidi, che costituiscono la vita. San Francesco intuì misticamente che siamo fratelli e sorelle di tutte le creature. Dice giustamente papa Francesco, nella sua enciclica Laudato si’ sulla Cura della Casa Comune, autentica Magna Carta dell’ecologia integrale: «Tutto è in relazione, e tutti noi esseri umani siamo uniti come fratelli e sorelle in un meraviglioso pellegrinaggio, legati dall’amore che Dio ha per ciascuna delle sue creature e che ci unisce anche tra noi, con tenero affetto, al fratello sole, alla sorella luna, al fratello fiume e alla madre terra» (n. 92). Oggi sappiamo di questa fraternità universale grazie ai dati sperimentali delle scienze della vita.

Non dobbiamo, però, conoscere le cose solo attraverso le scienze, ma dobbiamo anche sentirle con il cuore, poiché, realmente, si tratta di sorelle e di fratelli amati della stessa comunità terrena e cosmica. Allo stesso modo, è importante sentire come fosse nostra la sofferenza degli altri, il dolore della natura devastata e i gemiti della Madre Terra vittima di uno sfruttamento senza limiti

 

3. Noi essere umani abbiamo ricevuto la missione di prenderci cura della Madre Terra e di proteggere tutta la sua indescrivibile biodiversità. Dio ci ha posto nel giardino dell’Eden, vale a dire nella Terra appena nata, perché la custodissimo, ce ne prendessimo cura e ne fossimo i difensori (cfr Gn 2,15).

 

4. Figlio/figlia, purtroppo nel corso della storia ci siamo rivelati più come il Satana della Terra che come il suo angelo custode. Abbiamo sfruttato i suoi beni e i suoi servizi al di là di ciò che la Madre Terra può sopportare. E lo facciamo allo scopo di arricchirci a qualsiasi costo, senza pensare ai nostri figli e ai nostri nipoti, che meritano di ereditare una Terra ancora più feconda e più ricca.

 

5. Figlio/figlia, prenditi cura della Madre Terra, vigilando perché le sue foreste siano preservate, le acque non vengano inquinate, l’aria non sia contaminata, i suoli non siano avvelenati, gli oceani non si trasformino in depositi di rifiuti, poiché è da tutto ciò che deriva l’ossigeno che fa vivere noi e tutti gli altri esseri viventi, così come la regolazione dei climi della Terra. Prendersi cura della Terra è amarla come la nostra unica Casa Comune. Amare la Terra è riempirsi di commozione, di venerazione e di senso di sacralità, che è ciò che proviamo quando ne vediamo l’immagine dalle astronavi: quella sfera bianco-azzurra, fragile ma splendente di vita, che è la nostra Casa Comune e il tempio stesso di Dio. La nostra grande e amata Madre.

 

Leonardo Boff

Imitazione di Cristo e sequela di Gesù

Gabrielli editori 2018,  pp. 229-311

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